Volevo parlarvi un po' di manga, ma non di quelli "autoriali" di Leiji Matsumoto o di Masamune Shirow e neppure di quelli underground di Shinichi Hiromoto, ma proprio dei jappo-fumetti commerciali, di quelli resi popolari da serie TV e da infinito merchandising... Da scriteriato quale sono ho ficcato il naso anche lì dentro.
Secondo me come trame vanno bene, persino Nana, un fumetto "per ragazze" può vantare ottime caratterizzazioni psicologiche e una protagonista di grande carisma. Poi mi piacciono certe ambientazioni un po' steampunk come in Full Metal Alchemist, dove in un ambiente da Repubblica di Weimar ci sono arti robotici e alchisti che sostituiscono gli scienziati, oppure Gintama, dove sbarcano gli alieni nell'epoca dei samurai.
Anche Inu Yasha mi interessa per il suo legame con le tradizioni buddiste e shintoiste nipponiche. Quello che non mi convince però sono i disegni: so che ogni scuola fumettistica ha i suoi canoni (es. i francesi con la linea chiara e le nuvolette quadre), ma mi sembra proprio che gli autori giapponesi più giovani tendano a disegnare tutti con lo stesso stile, tanto da divenire intercambiabili. E questo mi scoccia assai. Ora a voi dire la vostra.