Oggi sono in vena di polemica e dico che una cosa che non va nel nostro ambiente sono gli autori, non tutti gli autori in generale come categoria, è ovvio, ma quelli che si sentono dei grandi artisti toccati da qualche sacro fuoco e non si rendono conto di cadere in quella terrebile mania, tipica peraltro degli intellettuali, di ghettizzarsi da soli.
Parliamoci chiaro: se sei un disegnatore e/o sceneggiatore in attività ormai da anni e magari sei pure un nome noto pluripremiato in Italia e all'estero hai tutti i motivi per sentirti un grande artista, ma quanto sento gente semi-sconosciuta che avrà al suo attivo tipo uno o due albi pubblicati forse per puro caso, fare la manfrina paragonandosi a Moebius o a chissà chi altro mi pare un po' troppo. Inolre vogliamo capirla che se il nostro deve essere un mestiere e non un qualche stravagante hobby, dobbiamo cercare di conciliare esigenze artistiche ed esigenze commerciali. Gente come Mino Milani, Alfredo Castelli, Tiziano Sclavi e Giancarlo Berardi hanno sempre fatto questo. Non ci convine fare gli alitari in un momento di crisi, ma accontentarci dei lavori che ci "passa il convento" come si suol dire.
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3 commenti:
parole sagge Paolone...
Finalmente qualcuno ha letto questo post. Grazie della visita:-)
Confermo ciò che ha detto Andrea! Parole sante! ;) grande Paolo!
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