domenica 18 gennaio 2009

Lo dico sinceramente: ho sempre avuto simpatia per il popolo ebraico, tanto che ho pure visitato lo Stato d'Israele anni fa. Però quello che gli isralieni stanno compiendo nella Striscia di Gaza è un vero genocidio: i morti palestinesi sono già arrivati a 1.200! Vi prego di firmare la seguente petizione per il cessate il fuoco, anche se non penso che servirà a molto:
http://www.avaaz.org/en/gaza_time_for_peace/?cl=171056416&v=2697Altra nota dolente è l'India. Mi dispiace per l'attentato di Mumbay, ma ricordiamo che attualmente l'Unione Indiana è divenuto il quarto paese al mondo per numero di credenti musulmani (per lo più gente povera che cerca nella conversione all'islam un riscatto dal sistema induista delle caste), eppure gli indiani musulmani sono discriminati dalle istituzioni del loro stesso paese (polizia, magistratura e persino parlamentari). La situazione non può essera mantenuta. Se va avanti così, abbandonerò le mie normali posizioni pacifiscte, riconoscendo che la lotta armata di palestinesi e indiani islamici è una forma di guerriglia non differente da quella dei rivoluzionari cubani o dei partigiani italiani e francesi della Seconda Guerra Mondiale.

6 commenti:

MaGiLLa ha detto...

Sto schifo va avanti da 60 anni...

Unknown ha detto...

Ed è solo la più celebre delle tante guerre "senza fine" che insanguinano il mondo.
Lo Sri Lanka disputato tra tamil e cingalesi o cipro da greci e turchi non hanno lo stesso valore simbolico nell'immaginario collettivo della Terra Santa, ma il bilancio delle vittime non è meno grave.

Unknown ha detto...

Fin quando gli israelian hanno le spalle coperta dai potenti non si avrà mai fine a questo scifo...

Maurizio Ercole ha detto...

Ciao, grazie per il commento sul mio blog... ti ho lasciato un indirizzo che sicuramente può interessarti. La prossima settimana sei a Bologna? Magari ci si vede. Ciaooo.

Francesca Paolucci ha detto...

Paolo, rispondo anche qui alla domanda che mi hai fatto sul mio blog: puoi dire al tuo amico di spedirmi qualche suo lavoro al mio indirizzo email (che trovi sul mio profilo) oppure, ancor meglio, all'indirizzo email di Enrico (mio marito), che farà da editor al progetto.

Enrico Teodorani ha detto...

Ciao Paolo. Ho risposto alla tua email.